Casa aperta

 La comunità, il 9 marzo, apre le sue porte…… Il momento di Casa Aperta è un’occasione di incontro, un’esprienza relazionale per quanti vivono “dal di dentro la Comunità”, ma anche per quanti, se sono fuori, non ne immaginano l’esistenza.

Attraverso la conoscenza dei residenti e degli operatori, la visita della struttura, l’ascolto delle testimonianze di chi sta affrontando il percorso, l’accoglienza di semplici gesti di ospitalità…. si cerca di trasmettere agli invitati il significato della “vita della Comunità”.

Casa Aperta non ha il solo obiettivo di descirvere un percorso terapeutico dal punto di vista di chi lo sta affrontando, quanto piuttosto l’occasione per esprimere l’esistenza di esperienze di rinascita, in cui emozioni e fatiche appaiono tanto distanti dalla realtà, dalle “sostanze stupefacenti” quanto vicini e comuni all’umanità di ciascuno.

Il giorno 9 marzo  tra gli invitati dell’evento, ci saranno  i rappresentanti dei Ser.T di provenienza dei nostri ospiti  (Regione Campania). Sarà un’occasione in cui gli ospiti della Comunità si sperimenteranno nel prendersi cura di chi in passato si è preso carico della loro storia personale.

Non solo per chi sarà presente ma per per le persone a loro vicine, per le loro città sarà un messaggio di prevenzione, un’opportunità di crescita, un ricordo prezioso da condividere…

 

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Articolo da ” il mattino ” del 9 marzo 2010

 

 

Villa Dora: porte aperte oggi per offrire a chi vive l’esperienza della comunità dal di dentro di spiegare a studenti, volontari, forze dell’ordine ed addetti ai lavori in che modo è possibile uscire dal tunnel della droga. La «Casa sulla Roccia» apre le porte della comunità terapeutica di Prata Principato Ultra per promuovere un’occasione di incontro e di integrazione tra i residenti impegnati nel programma di recupero denominato «Progetto Uomo» ed il mondo esterno alla comunità. All’open day parteciperanno responsabili e operatori dei SerT della Campania, il prefetto Ennio Blasco, la scuola media «Dorso» di Mercogliano, l’Istituto agrario «De Sanctis» di Avellino, l’associazione «Genitori a scuola», il piano sociale di zona A-7, il centro di educazione ambientale del Parco del Partenio, il Cnr, la Condotta Avellino di Slow Food, AgriPartenio, l’associazione «Aprea», la comunità «Le ali» di Caserta, gli allievi del corso di Ortoterapia della Coldiretti, il comando dei Carabinieri di Avellino, l’assessorato alle Politiche sociali della Provincia, la Guardia di Finanza, una rappresentanza dei calciatori dell’Avellino, il presidente provinciale del Coni, Giuseppe Saviano, e i responsabili dell’Ufficio tossicodipendenze della Prefettura di Salerno. I partecipanti saranno accolti alle 10,30 da Maria Calabrese, direttrice di Villa Dora, per poi essere affidati agli ospiti e ai volontari della struttura per una visita guidata. La giornata proseguirà con il seminario sul «Progetto Uomo», il percorso di recupero attuato da anni dalla «Casa sulla Roccia» e articolato in tre fasi: accoglienza, comunità terapeutica e reinserimento sociale. Questi gli argomenti oggetto di approfondimento, con numerose testimonianze da parte dei residenti: «Progetto Uomo», la Comunità terapeutica come opportunità di scoperta di sé; la relazione di auto aiuto come forma di amore responsabile; la ricerca di un nuovo senso della vita: narrazione di un percorso di cambiamento; «Siamo qui perché non c’è alcun rifugio: la filosofia di Progetto Uomo». «Attraverso un’esperienza relazionale diretta all’interno della stessa struttura, l’ascolto delle testimonianze di chi sta affrontando il percorso e semplici gesti di ospitalità – spiega la sociologa Maria Rosaria Famoso – si cerca di trasmettere agli invitati il significato della vita all’interno della comunità. Attraverso «Casa Aperta» il percorso terapeutico viene descritto dal punto di vista di chi lo sta affrontando, dimostrando così l’esistenza di esperienze di rinascita, in cui emozioni e fatiche appaiono tanto distanti dalla realtà, dalle sostanze stupefacenti, quanto vicini e comuni all’umanità di tutti noi».