Ieri mattina La Casa sulla Roccia è stata presente alla tavola rotonda organizzata dalla consigliera di parità della nostra provincia, dott.ssa Domenica Lomazzo, caratterizzata da una pluralità di interventi, soprattutto di donne, ma anche di uomini appartenenti a tutti i settori della vita civile che hanno tra i loro obiettivi prioritari quelli di “costruire una società democratica ed inclusiva di tutte le differenze”.
L’intervento de La Casa sulla Roccia si è focalizzato sull’apertura della prima casa rifugio intitolata ad “Antonella Russo” una ragazza del nostro territorio irpino, uccisa per mano dell’ex compagno della madre nel 2007, proprio perché coraggiosamente si oppose e denunciò l’uomo per maltrattamenti.
La casa rifugio è la risposta residenziale a ciò che i Centri antiviolenza, oramai nati anche sul nostro territorio, rilevano in termini di violenze, maltrattamenti e disagi. E’ fondamentale, però, nel momento in cui viene rilevato un grave rischio per la donna, attivare una protezione che garantisca la sua incolumità. Infatti alle case rifugio arrivano donne che subiscono spesso decenni di maltrattamenti fisici e psicologici. Qui le donne possono essere accompagnate in un percorso di consapevolezza ed autonomia che ha lo scopo importantissimo di evitare il reiterarsi delle situazioni di vittimizzazione ed il perpetuarsi di comportamenti violenti per i figli.
Ha concluso la presidente del Consiglio Regionale dott.ssa Rosetta D’Amelio, che già più volte pubblicamente ha dichiarato che bisogna finanziare una casa rifugio sul territorio provinciale affinché concretamente si possano impedire ulteriori femminicidi.