Oggi è venuto in C.T. il prof. Alberto Bilotta, un ricercatore dell’ Università La Sapienza di Roma ed ha tenuto un seminario sulle elezioni. E’ partito raccontandoci che valore e che senso ha la un impegno istituzionale: quello di mettere le proprie capacità al servizio degli altri e del territorio in cui si opera. Oggi di sicuro la politica ha perso credibilità in quanto non ha più interesse agli ideali che rappresenta ma al potere che può raggiungere, per questo il primo partito in Italia è quello degli astensionisti.
I politici oggi fanno fatica a dare risposte concrete ai bisogni ed alle necessità dei cittadini che rappresentano.
Il voto è un dovere ed un diritto dei cittadini. Un diritto acquisito con fatica, sofferenza, da chi ci ha preceduti. Un dovere perché chi ci rappresenta è l’espressione di ciò che votiamo. Un diritto ed un dovere che si lega all’idea di democrazia e libertà. Oggi forse un dovere che si lega all’idea di legalità, di fare di nuovo delle STATO un luogo del dare non del prendere.
Le nuove generazioni non si interessano più alla politica perché per molti vuol dire solo corruzione e gestione del potere, si dovrebbero mettere da parte le buone intenzioni e i bei discorsi da campagna elettorale e passare ai fatti, dare più spazio a politiche sociali votate al benessere dei cittadini e delle Comunità e unirci tutti nella lotta alle mafie colluse con quello che chiamiamo Stato che sfrutta e distrugge le nostre terre.
In Comunità lo stare insieme è sempre servizio, attenzione al benessere degli altri è fatto di responsabilità, rispetto ed onestà. Tutto questo ci ridà il senso della vita. Forse non solo i politici, ma tutti noi dovremmo interrogarci sul perché permettiamo l’illegalità, il compromesso, lo sfruttamento. In fondo in Comunità ci insegnano ad assumere la responsabilità di quanto accade nella nostra vita e a non guardare alle responsabilità degli altri.
Andrea P.