Ieri a Villa Dora ci è venuta a trovare la prof.ssa Tiziana Guidi per parlarci del referendum che si terrà il 17 aprile. Il referendum serve per decidere se abrogare o meno art. 6 comma 317 della normativa in materia ambientale sulle seguenti parole.
La normativa attuale prevede che le piattaforme petrolifere possono usufruire dei giacimenti per una durata complessiva di 30 anni prorogabili per altre tre volte per 5 anni per una durata di 45 anni. Questa normativa è applicabile solo per piattaforme che rientrano all’interno delle 12 miglia dalla costa. L’attuale legge a parere dei comitati NO TRIV WWF e GREENPEACE è una normativa che dà un enorme potere alle lobby petrolifere che possono decidere dello sfruttamento dei giacimenti a loro piacere. Secondo alcuni studi in Italia esistono solo 21 impianti di estrazione di combustibili fossili nei quali lavorano in totale 70 operai. Questi impianti estraggono solo il 3% di gas e lo 0.8% di petrolio. I dati in questione, secondo studi internazionali, fanno capire che in Italia l’estrazione di questi combustibili fossili è in realtà praticamente inutile per il fabbisogno energetico nazionale. Gli studi ambientalisti hanno stabilito che lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi sottomarini può provocare i seguenti danni:
1. Subsidenza: ossia l’abbassamento della zona costiera
2. Possibilità di sversamento in mare, la pericolosità durante il trasporto del greggio da parte delle petroliere. Nel 2011 al largo del Golfo del Messico una petroliera ebbe una falla, con gravi danni alla flora ed alla fauna marina.
Il seminario di oggi è stato molto importante perché ci ha fatto riflettere sull’importanza delle energie rinnovabili e dell’inquinamento ambientale. La prof.ssa Guidi ci ha fatto riflettere anche su quanto influisce lo stile di vita sulle problematiche ambientali, se tutti noi spegnessimo gli apparecchi elettrici senza lasciarli in stand-by si risparmierebbe l’energia prodotta da due centrali elettriche. Bisogna crederci nelle cose, partire da ciò che può sembrare irrilevante per arrivare a raggiungere grandi obiettivi. Per fare 1000 miglia si parte sempre da un piccolo passo. Grazie professoressa Guidi perché, oltre ad una riflessione sul referendum, abbiamo imparato che nella voglia di amare si parte dall’amore per la natura.